In estate, accendere l’aria condizionata per difendersi dal caldo anche nella propria auto è un gesto automatico. Il climatizzatore è ormai considerato tra gli accessori inclusi in qualsiasi auto, poiché permette di guidare in condizioni di comfort, sia d’estate, quando il sole picchia, sia d’inverno, quando le temperature sono più rigide.
Ma mentre pensiamo al nostro benessere , trascuriamo l’ambiente e i danni che involontariamente, arrechiamo all’aria ed alla nostra salute. Infatti riguardo ai “consumi” si stima un consumo maggiore di carburante tra il 10%e il 20% per non parlare delle emissioni prodotte dal veicolo durante il viaggio e quando è in sosta.
L’inquinamento generato dai gas di scarico delle automobili e i terribili effetti sull’uomo e sull’ambiente sono temi di grande attualità in Europa . Già molte nazioni hanno affrontato all’inizio del nuovo millennio il problema , introducendo una serie di norme e sanzioni, finalizzate a sensibilizzare la coscienza dell’automobilista , quando si mette alla guida del proprio veicolo. Tenere l’auto accesa in sosta è vietato in molti paesi Europei . Da almeno 10 anni anche in Italia e’ sanzionabile, visto che nel 2007 e’ stata introdotta una multa per chi sosta con il motore acceso.
Vediamo cosa sancisce il Codice della strada riguardo all’aria condizionata in macchina:
L’aria condizionata deve essere spenta quando l’auto è in sosta: questo è quanto stabilito dal Codice della Strada nell’ articolo 157, relativo all’arresto, alla fermata e alla sosta dei veicoli. Chi non rispetta la normativa vigente, può essere multato e gli importi sono molto onerosi.
Per chiarezza, riportiamo la fonte della notizia, ovvero il comma 7 dell’articolo 157 CDS, il quale sancisce che: “È fatto divieto di tenere il motore acceso, durante la sosta del veicolo, allo scopo di mantenere in funzione l’impianto di condizionamento d’aria nel veicolo stesso; dalla violazione consegue la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 216 a euro 432”.
Come si può intuire dal testo, il Codice della Strada fa riferimento all’intero impianto di condizionamento d’aria. Il che significa che si può essere sanzionati sia d’estate, quando si accende l’aria condizionata, sia d’inverno, quando il climatizzatore viene utilizzato per riscaldare l’abitacolo.
Se non eri a conoscenza di questa norma, sappi che non sei il solo: essa viene ignorata dalla stragrande maggioranza delle persone, per 2 motivi fondamentali. Il primo è legato alla stagionalità della violazione. Se il il passaggio al semaforo rosso è un’infrazione che viene commessa tutto l’anno, l’uso improprio del climatizzatore in auto rappresenta una violazione prettamente estiva o invernale. Inoltre la particolare conformazione del nostro Paese espone alle contravvenzioni solo quella fetta di automobilisti impegnata a difendersi dalle temperature eccessivamente calde o fredde. Il secondo motivo riguarda la scarsa attenzione che la maggior parte degli agenti hanno dedicato all’osservanza dell’articolo 157, almeno fino a qualche tempo fa.
Nel 2015, infatti, la Giurisprudenza è tornata ad interessarsi di questa norma, poiché un 25enne di Como è stato multato per aver tenuto l’aria condizionata accesa, mentre faceva una telefonata, dopo aver accostato e fermato la vettura.
Aria condizionata: funzionamento consentito solo durante la fermata
L’uso dell’aria condizionata non rappresenta una violazione al Codice della Strada se l’automobilista arresta la vettura (dunque quando si ferma a causa del traffico, è in coda ad un semaforo o ad un passaggio a livello) oppure effettua una fermata, che è cosa ben diversa dalla sosta. L’articolo 157 del codice della Strada, infatti, specifica che per “fermata si intende la temporanea sospensione della marcia anche se in area ove non sia ammessa la sosta, per consentire la salita o la discesa delle persone, ovvero per altre esigenze di brevissima durata” mentre “per sosta si intende la sospensione della marcia del veicolo protratta nel tempo, con possibilità di allontanamento da parte del conducente”.
Facciamo degli esempi pratici, così da eludere ogni dubbio. Effettui una fermata quando accosti al lato destro della carreggiata per far scendere il passeggero, per far sì che qualcuno salga a bordo, per fare una veloce telefonata, cercare qualcosa in borsa o per impostare il navigatore. Effettui una sosta, invece, quando accosti o in generale sospendi la marcia del veicolo e abbandoni il posto di guida, anche se solo per svolgere una banalissima commissione: comprare le sigarette, lasciare la documentazione contabile al commercialista, acquistare un mazzo di fiori per il compleanno di tua moglie, discutere a telefono con il tuo cliente del preventivo che gli hai formulato. Ecco se facendo ciò lasci la macchina accesa, per evitare che l’abitacolo si surriscaldi e i passeggeri soffrano il caldo, stai violando il Codice della Strada e, dunque, devi solo sperare di non essere beccato dagli agenti di polizia.
Tutto questo lo stabilisce nel 2010 una Circolare – 12/08/2010 – Prot. n. 300/A/11310/10/101/3/3/9 del Ministero dell’Interno, nella quale si specifica che il divieto di utilizzo dell’aria condizionata è “limitato alla sosta del veicolo e non anche alla fermata del veicolo“.
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